lunedì 28 aprile 2014

IL CAMBIAMENTO DELLA COMUNICAZIONE

In questo primo post, vorrei evidenziare come in pochissimo tempo il modo di comunicare a distanza, di venire a conoscenza di fatti e avvenimenti o comunque di reperire informazioni sia cambiato totalmente.

Prima di passare a considerazioni sul metodo di comunicazione dei giorni nostri farei una breve introduzione sull'evoluzione e sull'importanza che ha avuto il digitale in questo campo partendo dai primi rudimentali apparecchi di "messaggistica istantanea" (come il telegrafo) fino ad arrivare ai moderni smartphone che ci mantengono in costante contatto con il mondo del web.

 Iniziamo con qualche cifra, ormai tutti sappiamo che l'uso di dispositivi tascabili è fra le cose più comuni al mondo, talmente comune che l'ITU (International Telecommunication Institute) ha riscontrato in una sua ricerca che su 7 miliardi di persone il numero di dispositivi cellulari è di 6.8 miliardi; questo ci fa capire che grande impatto abbia avuto sulla società l'introduzione di tali dispositivi. 

Ma quando inizia il cambiamento da comunicazione via cartacea a comunicazione "telefonica"?

All'incirca all'inizio del 1800 quando in Germania si cercano nuovi metodi di comunicazione senza l'obbligo di vedersi, cosa che prima i messaggi mandati via posta implicavano; ecco così che compaiono i primi prototipi di telegrafo, menzioniamo Pavel Schilling che inventò il primo telegrafo elettromagnetico, 


dopo di lui possiamo citare Carl Friedrich Gauss che inventò il primo telegrafo in grado di comunicare a un chilometro di distanza, Alexander Bain il quale creò il primo telegrafo registrante (un "protofax"), Giovanni Caselli che brevettò il primo telegrafo in grado di trasmettere immagini e molti altri ancora. 
Il cambiamento più importante e radicale però si ebbe con Samuel Morse, il quale con le sue ricerche riuscì a costruire il primo telegrafo pratico e funzionante nel 1837, questo strumento si evolvette così tanto da permettere, in tempo di guerra, la trasmissione di messaggi istantaneamente; proprio con Morse abbiamo la prima trasmissione di segnale transoceanica.


Dopo Morse vi fu solo un'ascesa per le scoperte tecnologiche, finché non si ebbe il radicale cambiamento con Martin Cooper considerato ormai da tutti come l'inventore del primo apparecchio telefonico portatile e come prima persona ad avere effettuato una chiamata in pubblico, lo strumento da lui inventato pesava ben 1.3 kg e aveva una batteria che durava circa 30 minuti, ma impiegava ben 10 ore a ricaricarsi; era il 3 aprile 1973.



Dopo questa invenzione da parte di Motorola l'evoluzione della comunicazione attraverso dispositivi di questo tipo non fece altro che crescere esponenzialmente. In Italia negli anni '90 ci furono numerosi cambiamenti come ad esempio l'introduzione di una banda di comunicazione a 900Mhz, venne attivato il servizio digitale paneuropeo per le comunicazione tramite telefonia mobile (GSM), vengono attivati i primi servizi di telefonia mobile satellitare EMSAT e IRIDIUM, nel '99 la TIM immette nel mercato la prima SIM card da 16K, lo stesso anno esce il Nokia 7110.


Sembra ormai storia, eppure sono pochissimi anni fa... Con l'inizio del 2000 si ebbe ancora un'ulteriore evoluzione, il telefono a colori, la connessione UMTS, EDGE la prima rete mobile per la trasmissione di dati a banda larga, fino ad arrivare al 29 Giugno 2007 con l'uscita del primo iPhone il quale possedeva una rete 2G, ha inizio così l'era degli smartphone.

Negli ultimi anni le statistiche contano che, in Italia, in una fascia di età compresa tra gli 11 e i 74 anni, 44.1mln di persone sono in possesso di un telefono cellulare, 19.3mln possono accedere a internet dal telefono smartphone e 4.8mln accedono a internet da tablet. Questo ci fa capire che impatto ha avuto la nascita di internet e la possibilità di accedervi da qualsiasi luogo coperto dalla rete telefonica.

Concluderei questo primo blogpost ponendo alcune riflessioni personali e anticipando alcuni degli argomenti dei prossimi post: ormai siamo connessi con tutto il mondo ma seppur internet sia una fonte molto utile per reperire qualsiasi informazione, dai fatti di cronaca principali fino ad arrivare a nozioni su personaggi storici di qualsiasi tipo, a parer mio (nonostante ci siano moltissime normative che regolano l'accesso e il comportamento che devono tenere gli utenti del web) coloro che usano internet, se mal informati, rischiano di non proteggersi abbastanza per quanto concerne la propria privacy; ma ciò che a mio parere è più difficile controllare è la la sbagliata informazione, ossia che spesso si possano reperire sul web notizie che non sono vere, del tutto sbagliate e rischiare magari di fare propaganda a qualcosa di totalmente inesistente.

Al prossimo post, ciao a tutti!!

Eugenio



Fonti:                                                   Wikipedia (inglese);
                                    Dispense prof. Galluccio (per dati realtivi a statistiche)





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